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venerdì 19 gennaio 2018

18.01.2018 da Pangkalanbuun a Sampit

L'hotel Arsela 
Sveglia alle sei con la prima luce del mattino Il nostro ricezionista Jeih ci attende alla stazione dei Bus Yassou per aiutarci a fare i biglietti per la corsa di oggi fino a Sampit.
Ricezionista molto accogliente, sempre sorridente e con buone conoscenze di ingriss (inglese).  Il nostro bus odierno parte alle 9 su un percorso totalmente pianeggiante e monotono, inizialmente qualche risaia e coltivazioni di piante da frutta poi sempre di più molte piantagioni, vecchie e giovani, di palme da olio.


In generale però, almeno da quanto vediamo dalla strada, le piantagioni di Palme non sono continue ma intervallate da foreste di alberi (però già disboscate) o piantagioni di caucciù. Che stiano tentando di creare una certa biodiversità? In ogni modo non vediamo le estese monoculture di Palme come abbiamo visto nel Sarawak malese!
L'intera regione che percorriamo, ma sarà perché siamo nella stagione delle piogge, è però allagata. Anche le case sono, per la maggior parte, costruite su palafitte. A circa metà percorso il Bus si ferma per farci scendere, e poi percorrere un ponte provvisorio a piedi, poi il bus ci segue, risaliamo e continuiamo il viaggio. Ci dicono che il ponte ha ceduto una settimana fa per un forte alluvione ed i lavori dureranno ancora diversi giorni. Non ce ne meravigliamo perché sul cantiere non vediamo l'ombra di un operaio. Ma forse è anche perché lavorano solo di notte per il troppo calore durante il giorno.
L'arrivo alla stazione dei Bus di Sampit è alle 13, la stazione è in centro e a poche decine metri di distanza dal Gran Hotel, che

tramite booking.com avevamo identificato come quello con il migliore rapporto prezzo – qualità. La struttura è relativamente nuova, accogliente, ben tenuta e il prezzo è modico. In più la gentilissima ricezionista, che quando parla in inglese non smette di sorridere, ci dice che proprio oggi hanno una promozione che ci fa risparmiare il 10%. Noi poi partiamo per fare il solito giro di ricognizione a piedi in direzione del fiume Sungai Sampit, che anche qui attraversa la città.

Visitato poi il bel parco vicino al fiume dove spicca il grande monumento al pesce, simbolo di Sampit. Qui su una panca del parco faccio conoscenza con Bartolomè e con la sua piccola figlia, lui ha una fisionomia tutta differente degli altri, e ci dice, subito di non essere di qui, ma di essere cristiano e di venire dall'isola di Flores. Parla molto bene l'inglese, e ci dice di essere un addetto alla sicurezza, di aver sposato una donna del Kalimantan e di trovasi bene qui. Il parco sul fiume è bello e ben curato con tanti bambini, ma anche tanti adulti che appena ci vedono ci chiedono di farsi fotografare con noi. Oramai è diventato un rito a cui ci siamo abituati! La cena la facciamo poi sulla via del ritorno verso l'hotel in un Warung (ristorante famigliare) a base di, ikan, cumi, udong goreng, (pesce, calamari e gamberetti fritti) …. e l'immancabile nasi putih (riso bianco. Anche oggi la birra ce la possiamo solo sognare.



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