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venerdì 12 gennaio 2018

12.01.2018 da Sukadana a Ketapang

Anche stamattina abbiamo la stessa colazione minimale di ieri, che però ci facciamo arricchire con una doppia omelette ed un succo di anguria fresca. Quando ordiniamo i succhi dobbiamo sempre ricordarci di ordinarli senza zucchero e latte condensato, altrimenti sono per noi di una dolcezza imbevibile. Facciamo poi i bagagli, diamo l'ultima occhiata al mare con la marea alta, per poi passare al check out e metterci in attesa del bus … prima ci dicono che parte alle 9, poi alle 9.30, ma per finire partiremo alle 10. Il bus è un po “decaduto”,

ma per nostra fortuna semivuoto, cosi che possiamo stare abbastanza comodi. La strada invece a tratti in cattivo stato o è in fase di rifacimento.
Il percorso di 90 km nella foresta, in gran parte disboscata, qualche insediamento e tanti canali, è abbastanza variato. Peccato che a causa dei finestrini bassi e piccoli è alquanto difficile scattare delle belle foto. Vediamo tante case che sono praticamente circondate dall'acqua .. sarà perché siamo nella stagione delle piogge?
Sul percorso ci saltano all'occhio i tanti “alberghi per le
Gran Hotel per le rondini
rondini”, enormi costruzioni dell'altezza di 3 o più piani, che hanno dipinto su una o più facciate addirittura le finestre e le porte, ma con dei fori o fessure per lasciar entrare ed uscire le rondini. All'interno le rondini devono trovarsi bene perché depongono i loro nidi. La fregatura per le rondini è però che poi le rubano i nidi per venderli i cinesi che poi li consumano in varie maniere. Pare che siano anche un toccasana per la salute, m faccio molto fatica a crederci. In ogni caso qui nei ristoranti e negozi del Kalimantan non li ho mai visti proposti sui menù. Per cui, come ci confermeranno in seguito, vengono esportate in Cina.
Arrivati al terminal dei bus di Ketapang, alcuni km fuori dal centro siamo costretti e prendere un taxi che ci fa pagare per 5 km tanto quanto il percorso in bus. Ho cercato di contrattare ma essendo l'unico taxista disponibile con ha voluto saperne. L'alternativa era la moto, ma con i nostri bagagli poco fattibile. Arriviamo cosi ancora prima delle 14 all'hotel Aston (tre stelle ridotte) in centro a Ketapang.

Alla ricezione dopo il “check inn” chiesto informazioni sul prossimo spostamento previsto verso Pangalanbuun, ma la
Hotel Aston
risposta è che, in questa stagione non circolano ne i pubblici, ne i taxi condivisi, per cui l'unica possibilità per noi è volare. Fatto subito ricerca dei voli con Skyscanner dalla quale risulta che domani non vi sono voli diretti per Pangkalanbuun, la nostra prossima destinazione da dove poi vorremmo raggiungere il Parco Nazionale del Tanjung Puting per vedere gli Orang Utang. Prenotato quindi il volo di Garuda Indonesia di domenica 14 gennaio, non essendovi nessun volo diretto domani. Dovremo quindi passare una giornata in questa insignificante città, che una volta fu un importante insediamento coloniale olandese. Verso sera

facciamo un lungo giro a piedi per trovare un buon ristorante per rifocillarci. Troviamo, a duecento metri dall'hotel il ristorante cinese "Seafood 26", dove ci facciamo servire un "read snapper" al vapore con tanta verdura speziata di condimento. Una favola … addirittura accompagnata da una birra che per averla fredda dobbiamo metterla in un secchio di ghiaccio.

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