Translate

domenica 25 febbraio 2018

24.02.2018: da Jayapura a Timika

Dopo la veloce ultima colazione fatta con i resti rimasti nel frigorifero del Galpera salutiamo Heidi, Yuli e Otis prima di prendere un taxi per l'aeroporto. Assieme a noi ci sono anche i due giovani californiani arrivati ieri sera. Questa è la sesta volta che percorriamo la strada fra Jayapura e Sentani! Oramai conosciamo ogni curva a memoria. All'aeroporto, visto che siamo in largo anticipo ne approfittiamo per concederci l'ultimo ottimo espresso macchiato al Caffe Mutiara. Ci veniamo per la terza volta e oramai ci conoscono e ci salutano con i loro grandi sorrisi.

Poi passiamo senza complicazioni i soliti controlli di sicurezza ed il check inn, prima di entrare nella sala di attesa dei Gate dell'aeroporto. Il tempo è ancora bello, ma da lontano si vedono già arrivare i primi nuvoloni. Chiediamo e riceviamo due posti con finestrino ai due lati del velivolo con la speranza di poter vedere le montagne di 4'000 – 5'000 metri. Speranza inutile perchè quando le sorvoleremo sarà tutto coperto dalle nuvole! Il decollo avviene stranamente con 15 minuti di anticipo. Siamo sul volo: Sriwijaia LJ 589, da Jayapura (Sentani Airport a Timika (Tembagapura/Moses Kilangin Airport), con velivolo Boing 737/600, partenza ore 10.40 durata del volo 1 ora.
Voliamo prevalentemente fra, e sopra, le nuvole con pochissime vista … solo prima dell'atterraggio a Timika riusciamo a vedere sotto di noi
i grandi fiumi che si riversano nel mare dii Arafura lasciando tracce quasi diritte, cosi come le strade che si vedono andare verso le montagne. Fra queste anche la strada che collega la grande miniera di oro, argento e rame del Grasberg a 4'000 metri di altitudine. Miniera che è tanto grande che sembra sia una delle uniche, “ferite terrestri” creata dall'uomo, che si riesce a vedere ad occhi nudi dalla stazione orbitante ISS, vedi: https://visibleearth.nasa.gov/view.php?id=5718
L'atterraggio all'aeroporto di Timika è da manuale, anche
perché la pista è molto lunga ed il pilota non deve fare una frenata “troppo violenta” . Arrivati alla sala d'attesa dei bagagli visionato la galleria di pannelli informativi sulla miniera del Grasberg. Oltre alle informazioni generali sulla miniera danno anche informazioni su tutto quanto la PT Freeport Indonesia, la sussidiaria indonesiana dell'americana Freeport Mc MoRan sta facendo, o almeno promette di fare in campo ambientale, etico e sociale. Gli aspetti che sono sempre stati, e lo sono tuttora criticati ai gestori della miniera. Per maggiori Info sulla
miniera e sulla sua travagliata storia, vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Grasberg_(miniera) o https://en.wikipedia.org/wiki/Grasberg_mine in inglese con più dettagli.
L'ultima notizia del 12 gennaio scorso da per vicino un accordo fra il governo indonesiano e la Freeport Mc MoRan per il rinnovo del contatto che scade nel 2021, vedi: http://www.mining.com/indonesia-sets-framework-freeport-yield-control-grasberg-mine/.    Per le info critiche sulle condizioni sociali ed ambientali, vedi:
https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/2011/08/201182814172453998.html
Il nome dell'insediamento da dove vengono gestiti logisticamente i lavori della miniera è Tembagapura, letteralmente la città del rame. Qui a Timika vi sono solo gli uffici amministrativi d supporto. Mi sarebbe molto interessato a visitare la miniera, ma da più parti mi è stato detto, che una simile richiesta non entra nemmeno in considerazione. Mi devo quindi accontentare di guardare le impressionanti immagini pubblicate nei vari documenti e sul web. Per dare un'idea delle
dimensioni voglio indicare solo alcuni dati sulla dimensione della miniera: la montagna coinvolta, era alta 4'100 metri nel 1988 all'inizio degli scavi sul Grasberg, ora è ridotta a circa 3'000 metri ed il cratere scavato all'interno scende di ulteriori 600 metri. Ciò che rende oggi praticamente impossibile continuare con l'estrazione a cielo aperto. Ora si sta convertendo l'estrazione procedendo, con ovviamente costi molto più elevati, con scavi di gallerie sotterranee. La miniera ha però ancora una riserva di oro enorme; di gran lunga ancora
la più elevata al mondo!
Noi intanto, passati i controlli e le richieste dei taxisti in attesa dei clienti, usciamo a piedi dall'aeroporto, prendiamo da qui un taxi per l'hotel, a costi quasi dimezzati. L'Hotel Timika Indah è situato praticamente sull'altro lato dall'aeroporto, ma per fargli il giro si percorrono 4 Km. Dopo il check inn ed il deposito dei bagagli in camera usciamo per fare un grande giro a piedi alla ricerca di un ristorante per il pranzo, visto che sull'aereo abbiamo ricevuto solo due miseri biscotti. Procediamo poi per
visitare il centro contraddistinto da moli negozi, anche eleganti, e da supermercati dove vi si può trovare di tutto, anche la mozzarella, la pasta barilla e il toblerone! Sul ritorno, anche per la mancanza di punti di riferimento, facciamo una grande pascolata prima di trovare l'hotel. La sera piove e ci facciamo portare con l'auto dell'hotel fino al ristorante Oriental, cucina cinese ed indonesiana. Ottima cena cinese accompagnata da una fredda birra Bintang. Qui, causa forse la lontananza dal mare, fa molto caldo anche la sera. Terminiamo la cena con foto reciproche e con scambio di indirizzi con la gestrice del ristorante ci dice che è intenzionata a visitare l'Europa, inclusa la Svizzera. Chiamiamo poi il gentile ricezionista dell'hotel per venire a
prenderci, mentre intanto si è messo piovere molto insistentemente.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.