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martedì 20 febbraio 2018

20.02.2018: da Wamena ritorno a Jayapura

Puncak Trikora visto da Wamena
Stamattina sveglia con uno strano coro con il Muhezzin, della neanche tanto vicina Moschea, ed il gallo nel prato davanti alla nostra camera. Dopo la copiosa piovuta notturna è ritornato il bello così da vedere da Wamena City , seppure fra le prime nubi che salgono dal basso il Puncak Tricora, che con i suoi 4'750 metri di altitudine è la seconda montagna più alta di Papua e dell'intera Asia meridionale. La più elevata è il Puncak Jaya (Picco della Vittoria), sempre sulla parte indonesiana di Papua, che sfiora di poco i 5'000 metri
.


Manco ancora io!!
Andati all'aeroporto con un “risky”, biciclette a tre ruote, anche chiamati becak in altre parti dell'indonesia. Dopo il “check inn”, in un ristorante della sala d'attesa incontrato e conversato a lungo con Witham, un papuano che parla come i missionari dai quali è stato educato, e ci espone le lamentele della popolazione locale al riguardo dell'attuale situazione sociale e politica delle Papua indonesiana. Ci da anche interessanti informazioni per viaggiare nella regione di Kaimana e sulla possibilità di raggiungere da li le isole Kai tramite, a quanto ci dice, uno speedboat operativo da poco tempo. Segue poi una lunga attesa davanti al gate 2 per l'imbarco, per il quale manca solo l'aereo della Trigana! Sulla pista vediamo molti aerei cargo ma nessuno per passeggeri. A proposito dei cargo, qui, non essendoci nessun collegamento terrestre, tutto deve
essere trasportato tramite aeroplani cargo. All'aeroporto è quindi un via vai continuo di aerei da trasporto che portano qui tutto il necessario, dagli alimentari, alle moto, alle auto, ai camion e il loro necessario carburante.
Noi oggi voliamo con Trigana Air, volo IL 275 da Wanema (Jayawijaya Airport) a Jayapura (Sentani Airport), con velivolo Boing 737-500 e partenza prevista alle 12.30. Partiremo però con una ora di ritardo. Per pura coincidenza abbiamo lo stesso aereo e abbiamo assegnati gli stessi posti 5A e 5B. Il volo dura
soli 30' ed è tranquillo, fino alle turbolenze nell'attraversamento delle nuvole prima dell'atterraggio, che però avviene a regola d'arte.
Dopo la ricezione dei bagagli ci rechiamo al “Guten Morgen”, ma come era da attendersi dal nome, a questa ora del pomeriggio quando arrivavamo noi stava chiudendo. Passiamo quindi al confortevole ristorante-caffe Mutiara appena a lato per pranzare. Qui dopo il pranzo beviamo il miglior espresso macchiato di tutto il viaggio! Eravamo scettici,
ma ne è valsa la pena provarlo!
Poi con un taxi, preso appena fuori dell'aeroporto, ci facciamo portare alla Guesthouse Galpera a Waena, un insediamento alla periferia di Jayapura.
All'arrivo non troviamo nessuno, poi con l'aiuto di un vicino riusciamo a svegliare dalla siesta pomeridiana Yuli, l'inserviente tutto fare che gestisce i clienti. Molto gentilmente ci fa entrare ma ci dice che per l'assegnazione della camera dobbiamo attendere l'arrivo di Heidi, la padrona di casa. 

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Espresso macchiato al Mutiara
tardi arriva anche Heidi che, in buon tedesco, ci fa gli onori di casa e ci assegna la migliore delle tre camere disponibili. Poi naturalmente facciamo una lunga conversazione su di lei, la famiglia e le sue attività sociali nelle quali è attiva, non solo a Papua, ma anche a Java dove risiede prioritariamente. A cena andiamo, su consiglio di Yuli, al vicino e sorprendentemente accogliente Caffè Sandshine. La cena, tanto per cambiare, è a base di pesce del lago Sentani. Come antipasto ci gustiamo delle banane fritte son sambal, una salsa speziata e leggermente piccante. 


Sundshine Caffè
 Sembra una combinazione strana ma sono molto buone. Poi, siccome alla Guesthouse dove siamo non serve la colazione comperiamo nei vicini negozi dei toast e marmellata per domani mattina. Purtroppo non riusciamo a trovare frutta fresca, a parte le solite banane.

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