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venerdì 16 febbraio 2018

16.02.2018: da Jayapura a Wamena

Sveglia con il sorgere del sole sopra la baia di Jayapura con vista dalla finestra della nostra camera al nono piano dell'hotel. Segue poi una super colazione con di tutto e di più al ristorante dell'Aston tutto decorato in cinese per l'odierna festa di capodanno. Oggi per i cinesi inizia l'anno del cane. Con un taxi dell'hotel ci facciamo trasportare all'aeroporto di Sentani. Sul percorso a sali-scendi fra le colline retrostanti Jayapura facciamo diversi stop per fotografare la città, le isole ed il mare dai vari viewpoints.


Come tante città in Indonesia, anche Jayapura, è bella se vista da lontano; bello il paesaggio attorno ma, poi se si va più vicino si vedono rifiuti dappertutto, cattivi odori, edifici poco curati ed in particolare molti rumori causati dal traffico dei motorini e dai camion.
Jayapura, come importante città portuale, ha anche l'inquinamento ben visibile delle navi, non solo di quelle in arrivo ed in partenza, ma anche di quelle ormeggiate in attesa.
Attraversando poi Anapura raggiungiamo il lago Sentani per
Affollato check inn
ripercorrere il percorso di quasi un'ora fino all'aeroporto. Qui passiamo subito al “check inn” del volo per Wamena, oggi un po particolare perché ci troviamo in mezzo a molti papuani della regione vestiti con i loro abiti tradizionali. Nella sala di attesa mentre gustiamo un buon caffè nero papuano re-incontriamo Mike l'anglo-spagnolo conosciuto ieri al Consolato di PNG per il visto. Causa il weekend lo riveverà solo lunedì, quindi vola a Nabire. L'incontro è una buona occasione per scambiarci info utili a entrambi, lui perché sta andando a Nabire a vedere gli squali balena e noi a Wamena dove lui è stato la settimana scorsa prima di incontrarci..
Poi all'imbarco davanti al gate conosciamo due giovani tedesche che sono in Indonesia per studio da sei mesi. Dicono di studiare scienze sociali e di seguire dei progetti di aiuto sociale vicino a Jogyakarta.
Il volo di oggi è con Trigama Air n. 275; da Jayapura (Sentani Airport) a Wamena della durata di solo 30 minuti. Voliamo praticamente dalla costa fino all'interno fra la montagne più elevate di Papua. Dal decollo fino ai primi banchi di nuvole abbiamo una vista sulla foresta praticamente intatta, la cui monotonia è segnata solo ogni tanto da qualche strada e dei sinuosi fiumi che scendono verso il mare. Poi fino sopra l'estesa pianura dell'altopiano del Baliem dove siamo diretti abbiamo solo nuvole davanti al finestrino. La
pianura, vista dall'alto è molto estesa, molto di più di quanto immaginavo. L'atterraggio è difficoltoso e “movimentato” per il forte vento che soffia al nostro arrivo. Presi i bagagli usciamo dall'aeroporto cercando di non farci importunare dalle guide e pseudo-guide in cerca di clienti. Diciamo semplicemente che abbiamo già un tour organizzato e ci dileguiamo in direzione dell'hotel Baliuem Pilamo. Visto però che dista a quasi 2 km ci facciamo portare da un “risky” come chiamano qui le biciclette a tre ruote con sedili davanti per due persone. Con i bagagli
siamo un po pesanti, ma il percorso è piatto e il pedalatore ben muscoloso. All'arrivo abbiamo subito notato che il clima è molto più gradevole che dove siamo stati finora. Qui siamo 1'600 m di altitudine e la temperatura alla sera scende sotto i 20 gradi. Al Pilamo Baliem facciamo il “check in” con sconto per una camera nell'edificio nuovo. La sera fatto poi un giro a piedi nella zona per fare delle copie delle foto per il Surat Jalan, il permesso obbligatorio per visitare la valle del Baliem. Visitiamo poi anche l'interessante e colorito mercato con tanta
frutta e verdura di ogni tipo.
Cena in un Caffè vicino all'hotel prima di ritirarci al caldo della camera del Pilamo Baliem.

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