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venerdì 23 febbraio 2018

23.02.2018: relax a Waena, Jayapura


No comment!
Passato una “notte da incubo” per i continui schiamazzi, canti e urli di un gruppo di giovani, alterati dal consumo di alcool, che per quasi tutta la notte bazzicano nelle vicinanze della Guesthouse. Nessuno osa intervenire, solo la mattina verso le cinque intervengono due donne che sbraitando fanno terminare la festa ancora in corso. Poi tutto si calma fino ai rintocchi delle campane della vicina chiesa. Qui siamo in un quartiere cristiano, non c'è il Muhezzin a disturbare la quiete pubblica, ma le campane!

Al museo con una classe di allievi
Recuperiamo un po dormendo fino a tardi, ma oramai la notte è passate. La mattina chiedo ad Heidi cosa sarebbe successo se qualcuno avesse chiamato la polizia. La risposta è stata che si sarebbero messi a bere con loro. Fatta la colazione con quanto acquistato ieri, verso le 10 partiamo per fare la visita del Museo Loka Budaya ubicato dentro l'università Cenderawasih (Uccello del paradiso in indonesiano) nel vicino sobborgo di Abepura. Appena entrati veniamo accolti da Enrico, che ci dice di essere il curatore dell'esposizione. Enrico, che parla molto bene l'inglese, tutto
Mggie con la Maestra
sorridente ci dice di non sapere perché i genitori gli hanno dato un nome italiano. L'esposizione dei vari reperti, prevalentemente in legno e altri materiali naturali, non è molto grande, ma è ben curata e ben documentata sia in indonesiano sia in inglese. Sono esposti qui i vari oggetti, prevalentemente statue, maschere e altri oggetti tipici di culto e non, delle vari gruppi etnici, vedi Dani, Yali, Korowai o Asmat che popolano le varie regioni della Papua indonesiana. Peccato che gran parte degli oggetti sono custoditi nelle vetrine e non si lasciano bene fotografare.
Statua Asmat
Terminata la visita rientriamo con un taxi a Waena dove ci fermiamo a rifocillarci, prima di proseguire a visitare il secondo museo, quello del Negeri Budaya Papua Barat, il museo della cultura di Papua orientale. Gli oggetti qui esposti sono molti di più, ma molto meno documentati e con poca luce. Dopo aver visto il primo museo questo ne è più o meno la brutta copia! Facciamo poi cena al Sandshine con cassava (tapioca) e patate dolci blu fritte, sorprendentemente ottime se gustaste con il sambal (salsa piccante) che ci servono qui. Intanto stasera sono arrivati alla Guesthouse anche una coppia di giovani californiani che avevamo già visti a Wamena.





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