Translate

martedì 20 febbraio 2018

21.02.2018: da Jayapura a Vanimo, Papua Nuova Guinea

Buon viaggio da parte di Yuli
Oggi partiamo per uscire dall'Indonesia e poi rientrare in modo da poter “prolungare” il visto di due mesi che sta per scadere, e non possiamo prolungare localmente, di un ulteriore mese. A nostra sorpresa, il taxista organizzato da Yuli per portarci fino alla frontiera, che lei ci aveva preannunciato come non essere affidabile, perché sempre in ritardo, questa volta ci attende con più di un'ora di anticipo. Lo lasciamo attendere intanto che noi facciamo colazione con quanto acquistato ieri sera.


Poi si parte per la giornata transfrontaliera, prima per i circa 60km, 2 ore circa di auto, fino al confine su una strada pianeggiante e in parte fra la foresta tropicale. Al confine troviamo sul lato indonesiano molti negozi e semplici stand dove vendono i prodotti per i papuani dell'altra parte del confine. Lo stesso caotico traffico di frontiera come dappertutto in simili posizioni. Noi ne approfittiamo per cambiare un po di Rupie indonesiane in Kina di PNG (Papua New Guinea). Il cambio è di 4'000 Rupie per un Kina. Poi passiamo senza
problemi, anzi con funzionari molto gentili e pronti ad aiutare, l'ufficio della migrazione indonesiana. Poi dopo un camminata di circa 100 metri raggiungiamo il molto più modesto ufficio dell'immigrazione di PNG. Qui compiliamo il solito formulari per passare oltre e ricevere il timbro d'entrata per tre mesi. Anche qui tutti gentili sorridenti e disponibili … anche addirittura a farsi fotografare con noi! Quello che salta all'occhio in questo posto di frontiera è la megalomania delle costruzioni e monumenti indonesiani rispetto a quelli di PNG … sembra
Posto frontiera indonesiano
quasi essere una dimostrazione di potere fra i due paesi! Molto prima e più facilmente del previsto siamo in Papua "Niu Gini", come anche viene chiamata PNG. Un minibus pubblico ci porta poi in un'ora e mezza fino a Vanimo su un percorso che costeggia il mare. Appena saliti sul bus la prima domanda che un compagno di viaggio, un distinto signore papuano, è se sono un missionario in visita in PNG. Dopo avergli risposto di no, mostrandomi un

pò sconcertato dalla domanda, lui mi mi dirà in seguito di essere un pastore luterano, di abitare a Wewak, una città a sud di Vanimo, ed essere venuto qui per affari missionari. Vedendo l'inconciliabilità del tema missionari cambio discorso chiedendo info su cosa visitare a Vanimo. Il viaggio in bus non è confortevole, ma fotogenico. In molti punti si attraversano dei fiumi senza ponti e il mare a pochi metri dalla strada. Strada stretta, ma asfaltata e, a parte gli attraversamenti dei fiumi, è in buone condizioni. Molto migliori delle descrizioni di altri
Posto frontiera PNG
viaggiatori trovate su internet! Arrivati a Vanimo alle 10.15, ora indonesiana, ma qui in PNG siamo un'ora più avanti. Scesi dal bus in vicinanza del mercato, salutati il pastore e gli altri compagni di viaggio, continuiamo a piedi, attraversando il campo di calcio un po' impantanato, per giungere al Vanimo Beach Hotel. Qui facciamo il check inn con la camera più cara di tutto il viaggio finora. Per una doppia Deluxe, le standard sono da dimenticare, paghiamo la bellezza di 404 Kina, vuol dire ca 140 CHF. Almeno il quadrupli dei costi di una camera di uguale standard in Indonesia. L'unica

alternativa budget è una camera presso una delle missioni dei dintorni, ma si ha solo un letto da dormire e niente più. Per non perdere tempo e per approfittare del bel tempo partiamo subito dopo aver fatto un buon pranzo al ristorante dell'hotel per fare un giro in spiaggia. La città è in parte ubicata su un'isola rotonda collegata alla terra ferma. Iniziamo quindi la camminata con l'intenzione di fare il giro attorno seguendo l più possibile la candida spiaggia di sabbia bianca Ci imbattiamo in gruppi di allievi di scuole intente, con i loro insegnati, a bruciare fogliame
secco e rifiuti raccolti in spiaggia creando una puzza ed un fumo terribile. Sulla spiaggia e nel mare vediamo, molte lattine e le bottiglie di birra e altre bevande abbandonate. sulla spiaggi. L'acqua è cristallina e la spiaggia è candidamente bianca, ma i rifiuti sono purtroppo uno sconcio! Su degli enormi alberi vediamo poi delle colonie di grossi pipistrelli, probabilmente topi/cani volanti (flying dogs?)
Anche qui i bambini, ma non solo, fanno la gara a farsi fotografare assieme a noi. Poi quando abbiamo già percorso
circa tre quarti del giro dell'isola incontriamo un locale che ci dice di essere insegnante di scuola primaria, e, che dopo aver inteso i nostri intendimenti, e ci sconsiglia di continuare a fare il giro dell'isola. Perché si sta facendo sera e stiamo per entrare nella zona più abitata del paese dove come ci dice, la gente beve alcol e può diventare anche aggressiva. Facciamo quindi ritorno passando fra le pittoresche abitazioni dei tranquilli pescatori a pochi metri dal mare.
La sera, mentre stiamo cenando al ristorante dell'hotel, con
nostra sorpresa, re-incontriamo il Console Generale che avevamo conosciuto al consolato di PNG a Jayapura, quando eravamo andati li per avere il visto. Si trova qui in visita di parenti con tutta la sua famiglia. Siamo quasi un po vergognati di non averlo riconosciuto subito, per fortuna lui quando ci ha visti ha insistito a dirci che ci aveva visto a Jayapura fino a farsi riconoscere. In compenso gli promettiamo di ritornare in futuro a visitare meglio il suo paese!


Assemblea di pipistrelli?



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.