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domenica 25 marzo 2018

24.03.2018: da Kuala Lumpur a Muscat, Oman

Alzati presto da questa camera minimalista, dove se uno vuole andare in bagno l'altro deve mettersi a letto. Siamo talmente presto per la colazione che il ristorante non è ancora aperto e dobbiamo, sentite le scuse del gerente, attendere 15 minuti. Poi presi i bagagli partiamo in taxi fino all'Aeroporto KLIA 1. Il viaggio dura ben 30 minuti, dato che l'hotel Tune è molto più distante di quanto immaginavo. Segue poi la solita trafila senza intoppi, a parte la lunga e caotica attesa per il check inn allo sportello della Oman Air.


Prima dell'imbarco facciamo in tempo ancora a prenderci un buon cappuccino e comperare una buona scorta di pepe malese del Sarawak. Intanto che gustiamo il cappuccino seguiamo sullo schermo per la partita di calcio Brasile – Russia, ancora sullo 0-0; in seguito apprenderemo che il Brasile ha vnito 3-0. Qui in Malesia il calcio è molto popolare, anche se non vediamo molti a guardarlo sugli schermi dell'aeroporto. L'imbarco è rapido e tutto procede in orario con il nostro volo di Oman Air WY822 da Kuala Lumpur a Muscat con aereo Airbus 330. Il tempo è bello durante tutto il volo, ma a parte il decollo e prima dell'atterraggio abbiamo poco da vedere dai finestrini. L'arrivo sulla costa dell'Oman a sud di Muscat è contrassegnato dal contrasto
fra il giallo chiaro del deserto ed il blu scuro del mare. Gli insediamenti, quei pochi esistenti sulla costa, sono poco visibili perché hanno lo stesso colore di tutto quello che vi sta attorno … solo rocce e sabbia gialla ovunque si guarda. Solo poco prima di Muscat si vedono bene le strade e gli insediamenti attorno. L'atterraggio è a regola d'arte con il contatto con il suolo quasi irriconoscibile. Arrivati e sbarcati procediamo verso gli sportelli della migrazione dove paghiamo, con la carta di credito, la bellezza di 20 Ryal di Oman a persona. Prima ci
sembra poco, ma quando cambio subito dopo i primi US$ della riserva d'emergenza che abbiamo con noi, ci accorgiamo che sono più di 70CHF per ogni visto. Veniamo però avvertiti che fra due settimane non sarà più possibile avere il visto “on arrival”, come lo abbiamo fatto noi, ma si dovrà farlo “on line”. Superato anche questo ostacolo, e con i primi Ryal in contanti ci apprestiamo a prendere un taxi per portarci al Haffa House Hotel già prenotato in anticipo. Sapevamo che i taxi sono cari, ma che nel paese del petrolio sotto i piedi, si dovesse
Ecco le spezie .. ma che prezzo!
spendere 50CHF per circa 25Km di taxi, ci sembra eccessivo. Il taxista medesimo lo ammette e ci dice che all'aeroporto possono operare solo quelli ufficiali, e guai se ne viene preso uno a sgarrare. La solita “banda dei taxisti” .. mi dico benvenga Uber o Grab anche da queste parti. Arrivati all'hotel ecco poi l'altra sorpresa; la colazione che credevo inclusa, non c'è. Niente di grave perché noi l'avremo ugualmente e si dimenticheranno di farcela pagare. In compenso abbiamo una camera enorme, in pratica un intero appartamento con tre locali ed il bagno, ma senza la cucina.
Dopo la spartana Indonesia, qui ci sembra di essere nel “paese delle mille e una notte”. E' ancora presto nel pomeriggio per cui, dopo aver fatto la visita a tutte le infrastrutture dell'hotel, compresa la piscina al terzo piano, andiamo con il taxi dell'albergo, a visitare il quartiere di Mutrah, conosciuto per ospitare il Souq, o mercato arabo. Dopo aver visitato la spettacolare Cornishe, la zona del porto davanti a mare, ci immergiamo nel pittoresco e movimentato Souq, pieno di negozi di ogni tipo .. dai souvenir per i turisti, ai vestiti su
misura, agli articoli casalinghi … fino agli alimentari. Malgrado la mi ricerca in questo labirinto di negozi, non riesco a trovare che un paio di venditori di spezie orientali .. e quando chiedo il prezzo .. del curry per esempio .. rimango allibito .. costa qualcosa come 10CHF per 100gr .. chiedo conferma, ma il prezzo di partenza è proprio questo. Mi farebbero anche lo sconto, ma preferisco rinunciarvi! Chiedo spiegazioni e mi risponde: si è caro, ma anche a noi lo paghiamo caro ai fornitori .. e poi è di prima qualità. Alla fine preferisco cambiare
Sultan Qaboos ibn Said
gli US$ che ancora ho che comperare a queste condizioni! Quando dopo un paio di ore di girovagare nei viottoli del Souq cerchiamo di uscire per cercare un ristorante ci accorgiamo di esserci persi. Giriamo per una mezzora per trovare l'uscita ed andare a mangiare all'entrata del Souq in un ristorante tipo “fast food arabo”. La cena con pesce, patate fritte, verdura e muss non è male ed d buon prezzo. Abbastanza stanchi della giornata, con 7 ore di volo, rientriamo in taxi all'hotel.



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