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martedì 20 marzo 2018

18-20.03.2018: a Kupa Kupa Beach

Colazione da Ona
Passeremo le prossime giornate facendo relax, giri e nuotate in spiaggia e facendoci viziare dalle cure e dalla cucina di Ona. In particolare la colazione, dopo che le abbiamo confidato che a noi piace la frutta. È da favola!. Abbiamo mango, ananas e papaya fresche dal suo giardino. Ona non ci fa però mancare le noci di cocco, il frutto del dragone e le arance locali, simili ai mandarini. La colazione è così abbondante che a pranzo ci limiamo a un leggero spuntino.





Qui non abbiamo l'accesso WiFi, ma riesco a connettermi egregiamente con il cellulare di Maggie come hotspot. Passato poi il pomeriggio in spiaggia a nuotare e cercare conchiglie. Qui, nella baia di Kupa Kupa, il mare è molto tranquillo e l'acqua, pur essendo vicini al terminal petrolifero di Pertamina, è molto pulita. Fa abbastanza caldo e la fresca birra serale prima della cena è quanto di meglio ci si possa attendere.





Secondo giorno > Lunedì 19.03

Cartello anti-littering di Ona
Anche il secondo giorno segue la falsariga del primo con relax, spiaggia, internet e i pasti.
Intanto Ona, durante i pasti, ci racconta della sua vita e delle attività che svolge per offrire ai clienti del Cottage un ambiente attrattivo e pulito. Per esempio combatte il littering sulla sua spiaggia davanti ai bungalow, attribuendo lei stessa le multe ai trasgressori. Ha messo un cartello di avvertimento che ogni pezzo di plastica gettato costa una multa di 50KRp, Con soddisfazione ci dice che il sistema funziona. Dopo diverse multe iniziali, ora dice che il sistema funziona e la spiaggia rimane pulita. Rimane solo il problema della plastica portata dal mare e il fatto che anche se raccolta poi non si sa cosa farne .. e la gran parte viene purtroppo bruciata!
Ci racconta inoltre le sue lotte con le autorità locali. Per molti anni
non ha pagato provocativamente le tasse dicendo che se non facevano niente per tener pulite e mantenute la strade per arrivare da lei, non meritavano nessun contributo suo. Da qualche anno si sono dati da fare ed ora paga le tasse, ma sta sempre in guardia e pronta ad intervenire. Solo così ci dice è possibile ottenere qualcosa e farsi rispettare. Un donna molto decisa e senza tanti riguardi. Alla mia domanda se è cristiana o mussulmana, mi risponde elegantemente a sorpesa, sono: cristianislamica.



Terzo giorno > Martedì  20.03


La giornata odierna è stata organizzata in collaborazione con Ona in modo da poter visitare in un giorno le varie attrazioni della regione a nord di Kupa Kupa. Partiamo cosi subito dopo colazione con il taxista di fiducia di Ona per andare prima alla periferia sud di Tobelo dove da una altura abbiamo una visione verso il mare e le varie isole davanti alla città. Molte di queste isole hanno delle belle spiagge sono dei paradisi per lo snorkeling e le immersioni. Purtroppo il tempo è nuvoloso e la vista sulle isole non è così spettacolare. Da qui, dove vi è
anche un parco con monumento ed una piantagione di noce moscata, partiamo poi per continuare il viaggio a nord di Tobelo. La città di Tobelo, oltre al mercato ed un un paio di hotel, non presenta alcuna attrattiva turistica. Noi procediamo quindi verso Galela e ci fermiamo per un'oretta a visitare l'incantevole baia con la spiaggia di Pantai Luari (Luari Beach). Anche qui però la plastica non manca e Ona con Maggie ne approfittano per richiamare un gruppo di studenti sull'importanza di non lasciare in giro rifiuti. Sembrano
comprendere il messaggio, tanto che alcuni di loro si mettono raccogliere ogni pezzettino di plastica che trovano in spiaggia. Continuando poi il percorso verso nord ci imbattiamo in un punto dove recentemente un colata di fango ha danneggiato un ponte e più aventi da un punto di osservazione vediamo il “colpevole”. Si tratta del vulcano Dukono, si pronuncia Dùkono, che con il suo fumo minaccioso, purtroppo un po' nascosto dalle nuvole ci rende attenti che qui siamo sul ”anello di fuoco”, una delle zone vulcaniche più attive del pianeta. Quasi tutte le
montagne dell'isola di Halmahera sono dei vulcani, alcuni dei quali preoccupantemente attivi. Noi continuiamo per raggiungere e dare la volta al lago di Galela (Danau Galela). Il lago spicca per colore dell'acqua incorniciata da una rigogliosa foresta che la circonda. A pranzo ci fermiamo in un ristorante con terrazza sul lago dove ci facciamo servire il pesce locale .. e naturalmente delle fresche noci di cocco colte al momento dagli altissimi alberi. Rimaniamo come la solito stupiti a vedere con quale scioltezza i giovani raccoglitori si arrampicano senza
Munumento alla tragedia navale
alcun ausilio su queste esili, ma alte palme. I villaggi attorno a questo lago, come ci descrive Ona, sono stati teatro nel 1999 - 2000 di violenti scontri inter-religiosi fra cristiani e mussulmani. Furono bruciate reciprocamente chiese e moschee, ma il bilancio più tragico furono le circa 2'000 vittime civili del conflitto. Oltre le quali vi furono, come ci racconta, un po commossa, Ona, le circa 500 che perirono tragicamente nell'affondamento, durante una violenta tempesta, della nave “Cahaya Bahari” (Luce dell'oceano). La nave sovraffollata di cristiani in fuga era partita da Tobelo ed
era diretta a Manado sull'isola di Sulawesi, ma non arrivò mai a destinazione. Vedi:
http://www.repubblica.it/online/mondo/affonda/affonda/affonda.html

Un monumento con un modello della nave nel cimitero cristiano di Duma testimonia la tragedia. Con Ona visitiamo poi qui a Duma la residenza del missionario olandese Hendrik van Dijken; che fondò qui la prima comunità cristiana nel nord di Halmahera. Certo che, leggendo la sua biografia, e vedendo il monumento dedicatogli, con lui in piedi sopra il mappamondo in evidente segno di dominio sulla terra, doveva soffrire di gravi manie di grandezza. Noi continuiamo facendo il giro completo del lago, facendo una breve visita ad una fonte termale e ritornando a Tobelo, dove ci fermiamo a fare la spesa al mercato.
Prima di rientrare al Cottage andiamo a veder,e ad una quindicina di km da Kupa Kupa, mentre il sole sta tramontando, il bel lago di Capa (che si pronuncia ciapa). Qui assistiamo a bagno collettivo dei bambini mentre le mamme lavano i vestiti nell'acqua del lago ed i pescatori preparano le reti per la pesca. Scene che da noi erano comuni forse una settantina di anni fa. Rientriamo al Kupa Kupa Cottage che è già notte e ci attende la cena preparata diligentemente dalle nipoti di Ona. Siamo un po stanchi della lunga giornata, ma soddisfatti di aver
avuto questa ottima occasione di visitare la regione accompagnati da una così valida e amichevole guida come Ona.

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