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Vista dalla nostra camera
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Oggi,
a differenza di ieri, il tempo è bello ed il cielo praticamente senza
nubi. Sto scrivendo queste righe sulla terrazza del Mata Hari con
davanti il “Gunung Api” proprio mentre sta sorgendo il sole con
spettacolari vedute sul vulcano con il cielo colorato di rosso e
arancione. Per la bellezza dello spettacolo devo interrompere più
volte il lavoro per scattare le suggestive fotografie come quella a lato. Verso le 9.30
ci incamminiamo per recarci al Cilu Bintang, dove avevamo cenato ieri
sera, per partire con gli olandesi Piter e Jopj per il “Spice Tour”
guidato sulla vicina Pulau Banda Besar, l'isola grande di Banda.
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Abba ci introduce il tour di oggi |
Con
una barca a motore attraversiamo in dieci minuti lo stretto di mare
che separa le due isole. Sul percorso, con l'acqua limpida e poco
mossa dal colore azzurro turchese ci godiamo una straordinaria vista
sul cono quasi perfetto del Gunung
Api, che stamattina è totalmente libero dalle nuvole. Arriviamo al
piccolo porto di Lonthoir, proprio in faccia all'imponente colata di
lava nera del vulcano, che giunse fino al mare durante l'ultima
eruzione. Da qui abbiamo la miglio vista da cartolina postale del
vulcano più caratteristico non solo delle isole Banda, ma di
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Gunung Api con la colata di lava |
tutte
le Molucche, che di vulcani ne ha parecchi. Da qui partiamo poi per
la lunga “camminata delle spezie” con le nostra competente guida
Alby. Il programma del tour, come ci spiega Alby, prima di partire
prevede la visita del paesino dove siamo arrivati, del Forte
Holandia, (o di quelle che sono le rovine rimaste), della collina
circostante e della piantagione di noce moscata e altre spezie. Già
passando fra le case del villaggio vediamo davanti alle case le
stuoie piene di noci moscate ad essiccare. Intanto Alby ci spiega
come avviene il processi di preparazione e di essiccazione che qui
sulle isola
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Ecco le noci moscate |
di Banda, a differenza di altre parti, avviene tramite il
fumo. Il frutto, del colore e della grandezza di una albicocca, si
compone di tre parti: una spessa scorza esterna che ha poco gusto e
viene usata per fare del thè, dei succhi o in cucina con il pesce;
di una pellicola rosso – arancione che ha più gusto e serve per
speziare ogni vivanda o bevanda; e della dura noce interna: la ben
conosciuta noce moscata dal caratteristico sapore e odore. Alby ci
spiega e mostra, anche con l'aiuto dei locali, tutti i dettagli delle
varie fasi di lavorazione che da come vediamo è ancora molto
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Piante di noci moscate all'ombra
delle Kendari |
tradizionale. Praticamente come lo è dai circa 2'000 anni che la si
conosce e commercializza. Ricordo che prima degli avidi europei, che
abilmente ne crearono un monopolio, le spezie erano commercializzate
con i mercanti cinesi e arabi. I portoghesi con gli spagnoli prima,
ma più efficacemente con gli olandesi, constatando che queste spezie
crescevano solo qui grazie al clima tropicale e alla fertile terra
vulcanica, ne approfittarono al massimo creando un molto lucrativo
monopolio. Grazie al quale alcuni fecero delle enormi
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Noci moscate |
sconsiderate
ricchezze. Basti pensare che queste spezie venivano pagate in Europa
più del loro equivalente del peso in oro!! Purtroppo questo
commercio mercantile puramente coloniale non lasciò ai produttori
locali solo miseria e brutali maltrattamenti. Basti pensare che per
aver osato commerciare le spezie con gli inglesi, gli olandesi per
ritorsione, uccisero o fecero scappare ( ma ben pochi poterono
scappare) un'intera isola con ca. 20'000 abitanti. La diatriba con
gli inglesi, gli olandesi la risolsero con quello che passa sotto il
nome di “trattato di Breda” del quale si dice che gli olandesi
concessero New Amsterdam (l'isola di Manhattan a New York), mentre
gli inglesi concessero agli olandesi l'isola di Run, vicina di
Bandaneira. In realtà fu però un accordo economico che garantiva
agli olandesi, la famigerata VOC (Vereenigde Geoctroyeerde Oostindische Compagnie), o in italiano, la Compagnia delle Indie Orientali, il lucrativissimo commercio delle spezie … che guarda bene, resistette per oltre 200 anni

Di più sulla storia e … le storie delle spezie quando
commenterò la situazione di Ternate e Tidore o su: https://it.wikipedia.org/wiki/Compagnia_olandese_delle_Indie_orientali
Intanto
noi dopo vari saliscendi fra scalinate e sentieri arriviamo alla
piantagione di Noce Moscata .. il “prodotto Principe” delle isole
Banda a differenza dei chiodi di garofano che sono originarie delle
isole di Ternate e Tidore. Qui gli alberi di Noce Moscata che
raggiungono l massimo di dieci metri, come ci spiega Alby, crescono
al riparo dei molto più alti alberi di mandorle Kenari, che danno
anche loro una noce piatta tipo mandorla molto apprezzata
particolarmente in cucina qui nelle Molucche. Un assistente di Alby
ci mostra le varie altre spezie
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Raccolta delle noci moscate |
e radici che si coltivano qui e ci
mostra come queste vengono raccolte. Rientriamo poi dopo questa per
me interessante giornata, dopo aver assaporato il succo e dei
biscotti fatti con la scorza delle noci moscate. Andiamo poi a cena
nell'accogliente e tradizionale patio del ristorante Delfika.
Eccellente ed abbondante l'enorme pesce per due servito con quasi
tutti gli ingredienti speziati alla noce moscata .. qui quasi
obbligatoria!
La
sera ricevuto a sorpresa una e-mail da Emil e Liliana che hanno
incontrato Christian e Marie Claire ad Ambon .. che incredibile
coincidenza! Coincidenza favorita dal racconto fatto a Cristian
dell'avventura dei due svizzeri in giro da 33 anni per il mondo.
Visto che domani partiremo per Ambon e loro sono ancora li propongo
loro di incontrarci prima che noi procediamo con il volo nel
pomeriggio per Ternate.
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