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martedì 13 marzo 2018

13-15.03.2018: a Ternate

Vista mattutina dalla camera
La mattina del primo giorno a Ternate, partiamo subito dopo colazione, buona e variata, per fare un grande giro di ricognizione a piedi della zona del centro. Per prima andiamo alla ricerca dell 'Ufficio Turistico situato vicino allo Stadio di calcio. Qui troviamo solo tanti uffici vuoti ed una sola persona che a malapena parla l'inglese. Riceviamo un prospetto patinato con una inservibile cartina dell'isola e con varie fotografie dei punti di interesse turistici. Peccato, ma dal registro dei visitatori vediamo che sono ancora molto pochi i turisti esteri che arrivano fin qui.




Ricordo dei mondiali 2014
Oggi fa molto caldo e e non spira un minimo di vento per cui cerchiamo refrigerio con un buon succo di avocado con ghiaccio, accompagnato da banane fritte. Poi facciamo un giro attorno allo stadio di calcio dove vediamo pitturate sui muri la bandiere delle squadre che hanno giocato gli ultimi mondiali in Brasile. Ci dicono che qui il calcio è molto popolare e che la squadra del Ternate e molto seguita. Scendiamo poi verso il lungomare dove è anche più fresco grazie al venticello che viene dal mare. Spiccano qui i vari monumenti e le variopinte decorazioni. Poi continuando
arriviamo all'enorme e ben fornito mercato tradizionale. Fa cosi caldo che ci rifugiamo in un ristorantino sul mare a rinfrescarci e a bere dl thè freddo. Tutto è abbastanza spettacolare .. a parte la gran quantità di plastica che si vede in giro da ogni parte. Qualcuno si da da fare a raccoglierla, ma è davvero un lavoro impossibile! Ho quasi l'impressione che a non disturba per niente! Poi lasciamo la costa per visitare il Benteng o Forte Oranje. Una enorme e ben ricostruita fortificazione olandese che ai tempi era la roccaforte principale della loro presenza
Riposo pericoloso
coloniale a Ternate. Da qui e da Bandaneira partivano i carichi di spezie che ai tempi del monopolio della VOC, la Compagnia delle Indie Orientali, valevano più dell'oro. Vedendo le imponenti mura di protezione e le dimensioni interne della fortezza si può immaginare quanto importante doveva essere allora per i colonizzatori che a quei tempi dovevano dimostrare il loro potere al Sultano che, pur alleato, regnava sulla regione che oltre a Ternate si estendeva fino Papua. Lasciamo il forte proprio mentre i bambini escono da scuola e si divertono a giocare con i vecchi cannoni … e a
Mercato: poche spezie tanto chili

farsi fotografare con noi … unici turisti in circolazione. Ritorniamo poi all'hotel Muara per rinfrescarci e riposarci dell'intensa giornata a Ternate siamo. La sera  andati poi a cena al lussurioso Restoran Royal non lontano dall'hotel. Ottima cena con pesce e frutti di mare alla Ternate accompagnanti dalla musica dal vivo che con mia sorpresa canta anche, oltre le solite litanie in inglese, anche “besame mucho” in buon spagnolo .. e dall'obbligata birra Bintang, che qui a Ternate è molto difficile da trovare!

Plastica ovunque





Fort Oranje ora inoquo!










Secondo giorno > trasloco a Villa Ma' Rasai!   Foto seguono
La giornata odierna è interamente dedicata alla visita dell'isola di Ternate, ma in particolare come da me richiesto per la visita delle coltivazioni delle spezie. Dopo colazione attendiamo alle 9.00 l'arrivo di Hassam, la nostra guida odierna. Intanto abbiamo già fatto conoscenza dell'autista, il quale dopo aver scoperto che parlo l'italiano, non mi dice il suo nome, ma mi dice che si chiama come la parola “today” in italiano. Gli dico oggi e lui mi risponde … esattamente cosi, mi chiamo Oggi. Scoppiamo quindi tutti assieme a ridere per la sorpresa del suo nome! Hassam arriva in moto un po' in ritardo e si giustifica dicendo, e mostrandoci i vestiti, cheda dove viene lui ha piovuto!
Subito partiti andiamo al viewpoint da dove si vede la pittoresca laguna verde di Ngade e il vulcano Tidore sullo sfondo. Come “prova di coraggio” faccio un giro con l'altalena sospesa nel vuoto sopra la laguna. Scena da brivido … ma con il trucco!
Procediamo poi nel tour per Bastiong per visitare il primo forte della giornata, quello portoghese Kalamata ( a forma di tartaruga),
Andiamo poi a visitare la piantagione di chiodi di garofano, cenkeh in indonesiano, o “eugenia caryophyliata” e di noce moscata, pala in indonesiano o “myristica fragrans” il latinorum. Per arrivarci dobbiamo salire su una stradina molto ripida sulle pendici del Gamalama. La nostra guida Hassam, che ci dice di aver studiato botanica, ci spiega quello che sa sulle spezie e sulla loro coltivazione. Per la visita procediamo a piedi su un sentiero ripido e reso scivoloso dalla pioggia di stamattina. Qui le piante di Noce Moscata e dei Chiodi di Garofano sono ubicate all'ombra delle piante di palma, invece che delle noci di Kenari come a Nanda. Alla fine del percorso Hassam ci mostra quelle che sarebbe la seconda pianta di chiodi di garofano più vecchia del mondo. E' praticamente morta ma viene lasciata com testimonianza storica. Volevamo vedere anche la più vecchia in assoluto la “cenkeh apu”, ma la nostra guida ha cercato tutte le scuse per non salire un po più in alto e mostrarcela. Ci tenevo perché ci era stata segnalata dall'amico Roberto, appassionato ed esperto di spezie, che sarebbe volentieri stato oggi con noi!. Hassan ci dice che la pianta è morta ed è stata addirittura segata, è troppo lontana ed il cammino in questa stagione è troppo pericoloso, attorno vi sono dei maiali selvatici ed è quindi pericoloso perché la gente mussulmana non li vuole vedere e gli spara!!! Un mucchio di scuse, anche perché al rientro, Bernd, il tedesco, mi dirà che eravamo a meno di 500m di distanza. Sul cammino di ritorno ci fermiamo da una famiglia che abita nella piantagione per farci servire un caffè alla noce moscata e delle banana fritte con la loro salsa speziata ... enak .. molto buona!
Poi procediamo per la visita del Palazzo del Sultano in centro a Ternate. Hassan ci dice che attualmente sono senza Sultano perché il precedente è morto tre anni fa e ancora non è stato designato il successore. Pare però che la festa per l'incoronazione è a giugno, ma chi sarà il nuovo Sultano non si sa! Oggi, il nostro autista, dice di saperlo, ma non ce lo vuol dire! L'enorme Palazzo, con l'esteso parco, è ben curato e custodisce molti cimeli storici e foto di un millennio di storia. Spicca fra tutti i reperti esposti i vasi in ceramica cinesi e i cannoncini portoghesi .. a dimostrazione, se c'era bisogno, della differenza di comportamento fra gli asiatici e gli europei!!
Segue a poca distanza del palazzo del Sultano, la visita del Forte Tolukko, la fortezza portoghese da dove partì l'attacco per uccidere a tradimento, con una coltellata alla schiena, nel 1575, il Sultano Babullah. Questo atto portò poi alla cacciata dei portoghesi da Ternate, testimoniata dal monumento che visiteremo la sera al termine del tour.
Di passaggio vediamo poi dalla strada la colata di lava nera del vulcano Gamalama.
Per rinfrescarci un po andiamo a visitare le due spiagge di Jalilu e Sulamadaha dove beviamo, e mangiamo una giovane noce di cocco (kelapa muda). Segue poi la visita dei due laghi sul lato nord dell'isola, uno il DD Kecil vicino al mare, e l'altro il Tololo di un intenso color verde in un cratere spento. Continuando completiamo il giro attorno all'isola con continui saliscendi e stupende viste, sulle mangrovie, sul mare e sulle isole attorno.
L'ultimavisita del giorno spetta al monumento all'uccisione, avvenuta in un'imboscata da parte di un portoghese nel 1670, dell'allora Sultano Khairun, predecessore di Babullah, a cui è dedicato l'aeroporto di Ternate. Da parte mia non sapevo che i portoghesi cacciati da Ternate si rifugiarono a est dell'isola di Timor … oggi stato indipendente di Timor Est (Timor Leste).
La sera con Bernd, al tavolo con noi, discutiamo su vari temi ma in particolare su quanto vissuto e constatato oggi a Tidore. Siamo tutti unanimi che Tidore è rimasto un piccolo paradiso abitato da gente che, considerato il passato subito, lo meritano. Non sono diventati materialmente ricchi come i loro sfruttatori, ma con la loro attitudine e dignità dimostrano di essere contenti così. Non credo che esista una legge universale del compenso delle ingiustizie storico-sociali, ma se questa esistesse a Tidore è in vigore!




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