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lunedì 5 marzo 2018

03-08.03.2018: a Ohoililir, Coaster Cottage

Anche oggi sveglia alle sei con il primi chiarori dell'alba. Il cielo è annuvolato, ma poi si metterà sul bello e ci regalerà una giornata con tanto sole; almeno fino in serata. La colazione, come quella di ieri è variata e abbondante, peccato solo che sia carente di frutta fresca! Qui il personale è incredibilmente gentile e disponibile, tanto che quando stiamo per partire e vogliamo fare una foto della ricezione l'addetta presente va a chiamare anche i colleghi per farsi fotografare assieme a noi. Con il taxi dell'hotel ci siamo fatti portare a Coaster Cottage nel villaggio di Ohoililir nella zona occidentale dell'isola di Kei Kecil, la piccola Kei.


La nostra Gran Villa
Qui arrivati cerchiamo la ricezione per vedere se hanno ricevuto il mio e-mail di richiesta di ieri, che era rimasto senza risposta. Il posto è molto popolare e ben frequentato, ma abbiamo deciso di venire lo stesso a verificare. Prima sembra che non ci siano più posti, ma poi quando arriva Ketty, la gestrice tuttofare, riceviamo addirittura una villa intera con una grande camera per noi, un vasto soggiorno ed una grande terrazza esterna con vista sulla bianca spiaggia e sul mare intensamente azzurro. Fra gli ospiti facciamo subito conoscenza, prima Andrew un ungherese, e poi di un giovane Finlandese dai capelli verdi e pieno di pearcing e tatuaggi.
Dopo esserci ben sistemati facciamo nella Villa ci godiamo l'aria fresca facendo relax nell'ampia terrazza con vista sul mare. Ne pomeriggio dopo il primo pranzo, in compagnia degli altri ospiti, parto a piedi per una passeggiata lungo la splendida e candida spiaggia bianca di questa incantevole baia. Peccato solo che anche qui la plastica, in certi punti della spiaggia, sia molta, e faccia veramente una brutta presenza. Poi la sera il cielo si oscura prima in lontananza, poi sempre più sopra di noi, per infine a coinvolgerci con
forte vento e pioggia a catinelle. Dura un'oretta circa lasciandoci poi fare alle sette, tranquillamente la cena. Qui oltre a due ospiti già incontrati a mezzogiorno conosciamo le due sorelle inglesi Anna e Sara, i due francesi Christophe e Marie Claire, gli olandesi Janine e Frank e una coppia di cechi di Praga, che però partiranno già stanotte. La cena a base di pesce, pollo, verdura e riso è molto buona ma poco abbondante, forse non avevano contato bene il numero degli ospiti per prepararla. Qui la gente va e viene e anche se
bisognerebbe annunciarsi in tempo per i pasti, non tutti lo fanno. Intanto dopo la cena combiniamo con Anna, Sara e Andrew di fare domani un tour con Ronald, una guida locale, un tour per visitare delle isole a sud di qui, ma vicine alla costa.






Secondo giorno, uscita alle lingue di sabbia >> 04.03
Oggi è bel tempo ed è domenica, quindi ci attendiamo una giornata con forte afflusso di gente dalla città in cerca di refrigerio in spiaggia. Noi dopo la colazione ricevuta sulla terrazza davanti alla nostra camera attendiamo l'arrivo di Ronald per partire assieme alle sorelle Anna e Sara con Andrew per il tour alle isole di sabbia. Dapprima ci spostiamo in auto per circa 20 minuti fino al villaggio di Manyew, dove ci attende l'imbarcazione per il tour odierno. Quando tutto è pronto, verso le 9.00, partenza in barca a motore con tutti a

bordo. Il sole è già è quest'ora molto intenso e tutti cercano di coprirsi o mettersi la miglior protezione solare. Dopo un tre quarti d'ora di navigazione fra isole e isolotti vari cominciamo ad intravvedere nell'inteso blu del mare i primi banchi di sabbia bianca. Poi arriviamo sulla prima isola di fine e soffice sabbia lunga di circa un centinaio di metri di lunghezza. Facciamo qui una prima uscita fotografica con il sole tanto intenso che è quasi impossibile vedere l'immagine sul display .. non mi resta che scattare foto alla cieca e vedere poi di eliminare quelle
malriuscite. Prima di ripartire per la prossima isola di sabbia, di circa tre km di lunghezza, facciamo una bella nuotata fra queste calme e cristalline acque di questo fantastico posto. L'altra isola, la Ngfurbloat che vuol dire “long sandy beach”, lunga spiaggia di sabbia, è molto più lunga e alta, ma meno spettacolare della prima. Lasciata questa isola tutta spiaggia andiamo un paio di miglia più a sud per trovare un posto per fare snorkeling. Provo la nuova maschera ricevuta da Bob ma devo subito ripiegare su quella normale perché troppo piccola.
Vediamo molti coralli, ma ben pochi sono colorati, non mancano però i pesci, le stelle marine e le grandi conchiglie. Poi ci spostiamo su un isolotto disabitato dove Ronald ci serve sulle foglie di palma il pranzo con pesce, frutti di mare, melanzane grigliale e ben speziate con l'immancabile “nasi putih”, riso bianco. Segue poi il ritorno al villaggio dove simo partiti per riprendere l'auto e rientrare al nostro alloggio. Prima però facciamo un allungamento del percorso andando a visitare la Goa Hawang, o Caverna di Hawang dove si trova un
lago sotterraneo di acqua dolce cristallina per una nuotata rinfrescante. Veramente una bella esperienza dopo le nuotate nell'acqua salmastra del mare. Prima del rientro facciamo poi una fermata supplementare all'Evelyne Cottage, gestito da una parente di Ronald. Qui ci vengono fatte provare delle ottime deliziose “pisang goreng sambal” banane fritte con salsa piccante alla Evelyne. Intanto che gustiamo le banane fritte con il tè freddo arriva la solita piovuta serale con scrosci d'acqua a catinelle. Al Cottage passiamo la serata con la cena e le
conversazioni multilingue con i vari ospiti scambiandoci utili informazioni sugli itinerari e sulle esperienze fatte in viaggio. Queste occasioni sono molto utili per decidere dove andare e dove eventualmente non andare.





Terzo giorno, relax al Coaster Cottage >> 05.03
Tanto per cambiare per oggi non abbiamo organizzato nessuna attività particolare cercando di godere la tranquillità di questo stupendo posto. Passato quasi tutta la mattina a cercare di ricuperare il ritardo nella redazione dei testi per il Blog. Ogni tanto faccio una pausa vado in acqua a refrigerarmi. A pranzo siamo per la prima volta da soli e possiamo cosi concederci delle porzioni extra. Nel pomeriggio, subito dopo il pranzo, siamo andati a piedi al vicino e nuovo Resort Ady per cercare di connetterci a internet tramite il loro WiFi. Riesco
Riesco a malapena a leggere le e-mail, poi arrivano altri visitatori e la connessione scade fino a diventare inutilizzabile! Intanto al nostro Cottage è arrivato, Kun un giovane canadese di origine cinese ed un gruppo di cinque giovani olandesi. Con loro abbiamo il Cottage pieno, (full house) tanto che Andrew domani deve traslocare nel vicino resort dove eravamo stati nel pomeriggio. Oggi è stato, da quando siamo qui alle isole Kei, il primo giorno senza pioggia .. sarà il segno che la stagione delle piogge sta terminando?  La serata ci regala poi uno
splendido tramonto. Per l'occasione, la prima da quando siamo qui, siamo tutti in spiaggia armati di macchina fotografica. Christian addirittura esperimenta la registrazione di immagini sequenziali, una ogni 20 secondi in modo di realizzare un video tipo “slow motion”. Calata la notte, tutti a cena in compagnia, nella tavolata del locale ristorante in comune.


Quarto giorno >> 06.03

Subito dopo la colazione, partiti con la guida Roland, Ana, il cino-canadese Kun per Tual per fare una visita in comune. Per noi, prima per comperare i ticket Pelni per andare venerdì a Bandaneira sulle isole Banda, e poi per fare un giro fra i negozi di perle e fra la pittoresca Rainbow city. Questo quartiere di Tual cosi variopinto è veramente un piacere per la vista e un spasso per scattare fotografie. Il quartiere centrale di Tual custodisce molti affreschi e murales dedicati alla storia delle Molucche e dell'Indonesia. Prima di rientrare facciamo una
scappata al mercato di Langgur dove comperiamo due avocado e una papaya per la colazione di domani. Ho cercato anche le spezie, ma ho trovato solo un venditore che vendeva noce moscata, cannella e altre spezie minori. Dei prodotti che hanno dato il nome a queste isole é rimasto ben poco. Roland mi dice che le migliori piantagioni di noce moscata sono ora sull'isola di Papua e non più nelle Molucche. A pranzo andiamo al ristorante ForGanza, a metà strada fra la città ed il nostro cottage, e sulla riva di una bella laguna. Qui possiamo
scegliere liberamente il pesce che vogliamo e come farcelo cuocere.
Mentre pranziamo arriva un breve ma forte temporale tropicale a rinfrescare l'ambiente. Dopo il pranzo, i nostri accompagnatori ritornano al Cottage mentre noi restiamo a cercare di collegarci a Internet, che sorprendentemente funziona abbastanza bene.
Come vicini di tavola arrivano un decina di uomini in uniforme arancione che ci dicono di essere di un'organizzazione di
soccorso tipo la nostra Protezione Civile. Uno di loro, che si arrangia bene con l'inglese si avvicina a noi e iniziamo con lui una lunga conversazione.
Ritorno con una auto privata che ci prende sulla strada per portarci al nostro alloggio prima che inizi a piovere. Al Cottage conosciuti i due nuovi arrivati Michel, un giramondo greco-tedesco che vive in Francia e Frank un bernese di Berna, e congedati dalle due sorelle inglesi inglesi che rientrano domattina presto a Bali. Le due lasceranno un po scontenti i tre
cani che hanno coccolato tutto il tempo facendogli il bagno nel mare e curandogli le varie ferite. Qui i cani sono quasi tutti randagi e malcurati, in parte feriti o pieni di piaghe, cosi che quando ricevono qualche cura si affezionano agli ospiti che li curano. Noi dopo le solita abbondante e variata cena in comune abbiamo una lunga conversazione con i ospiti rimasti al nostro tavolo.
Dalla conversazione fra i due francesi salta fuori che Michel ha dei parenti che abitano nello stesso paese di Christian .. che incredibile coincidenza!

Quinto giorno >> 07.03
Oggi abbiamo avuto un tempo pessimo, con tanto vento e piovute a ripetizione, è stato il primo giorno di tutto il viaggio che on abbiamo visto il sole nemmeno un minuto. Aveva iniziato già durante la notte con il vento che ululava tanto da essere preoccupati per la tenuta del tetto in lamiera della nostra Villa. Dopo il pranzo assieme partiamo con Christian , Marie Claire, Michel e Frank per andare a Langgur all'hotel Gran Vilia dove Christian e Marie Claire passeranno l'ultima notte prima di partire in volo domani mattina presto.. Michel e Frank vengono con noi anche loro per usufruire della buona connessione WiFi a Internet. Passiamo cosi tutto il pomeriggio all'hotel Gran Velia per controllare le e-mail, aggiornare il Blog ed a fare le ricerche per il prossimi itinerari, incluso quello de volo di rientro. Per quanto concerne il proseguo del viaggio dopo Bandaneria abbiamo il solo problema che se non dovessero esserci altre possibilità oltre le navi Pelni, possiamo rimanere li solo due giorni in quanto la nave successiva passa solo il 22 marzo, troppo tardi per noi, dato che vorremmo passare almeno una settimana nella zona di Ternate e il visto indonesiano ci scade il 23 marzo. Non ci resta che sperare di trovare a Bandaneira altre possibilità o ridurre la permanenza a soli 2 giorni. Per il volo di rientro abbiamo trovato un interessante tragitto passando da Kuala Lumpur e l'Oman per Milano o Zurigo. Purtroppo il momento quando volevo procedere alla prenotazione dei voli la connessione Internet era già divenuta scadente ed era scaduto anche l'orario per il rientro convenuto con il taxista. Ci riproveremo domani al ritorno a Langgur o Tual. Il problema del Cottage dove siamo è quello di non avere nessun collegamento, ne WiFi ne della rete mobile. Prima di rientrare facciamo una scorta di Rupie al Bankomat, dato che a Bandaneira ve ne sono solo due molto inaffidabili. Rientrati con Michel e Franz troviamo la marea alta ed un mare molto movimento, mentre le previsioni per i prossimi giorni promettono solo dei minimi miglioramenti. Grazie al vento non abbiamo però nessun problema con le zanzare! A cena siamo rimasti solo in sei più il gruppo dei cinque giovani olandesi che fanno economia separata. Le discussioni di stasera sono sulla storia e l'attualità turistica delle isole Banda, la nostra prossima destinazione.

Sesto giorno >> 08.03 partenza per Bandaneira
Oggi è l'ultimo giorno alle isole Kei, infatti stasera alle 11 ci attende l'imbarco sulla nave PELNI per Bandaneira. La mattina presto quando ci svegliamo, a parte il noioso vento che però inizia a dare segni di cedimento, il tempo sembra sulla via del miglioramento. Dopo la pessima giornata di ieri può solo migliorare! Ci godiamo l'ultima colazione con l'aggiunta della marmellata di ananas sui toast, e di una grossa papaya presa l'altro ieri al mercato di Langgur. Faccio poi una nuotata nel mare movimentato mentre sta arrivando un temporale. Così intanto che nuoto nell'acqua salata faccio già la doccia con l'acqua dal cielo! Non male perché nella nostra villa oggi manca l'acqua corrente, ci dobbiamo accontentare di fare la doccia con il secchiello all'indonesiana. Poi passo il resto della mattina ad aggiornare il Blog offline, le foto e a preparare i bagagli per la partenza che abbiamo concordato con Andrew per subito dopo il pranzo. Pranzo al quale partecipiamo solo noi tre. Gli altri giovani coraggiosi sono partiti, malgrado il tempo non molto promettente, per fare un tour delle isole di sabbia. Ogni volta che arriva uno scroscio di pioggia o aumenta il vento pensiamo come deve essere bello in sette su una barchetta un mezzo alle onde! Alle 13 ci attende il taxi organizzato dalla solerte Kety, che è stata la nostra “mama” per una settimana, per portarci al porto di imbarco di Tual. Arriviamo proprio mentre si sta scatenando la solita piovuta torrenziale. Dura poco ma arriva sempre al momento sbagliato! Riusciamo però senza troppi danni a rifugiarci nella sudicia e poco invitante sala d'aspetto del porto. Mentre noi attendiamo ai bagagli, Andrew va in banca a cambiare soldi e a cercare un ristorante per poterci sedere tranquilli a passare il tempo fino alle 11 di notte. Troviamo un posto confacente, ma troppo sulla strada e per cui poco tranquillo. Le scelte in questa zona sono molto limitate, per cui non ci resta che sistemarci nel posto più appartato, mentre ognuno fa i “sui compiti”, berci del caffè o thè e gustarci delle banane fritte per anticipare i morsi della cena. Poi passiamo a vistare il mercato per comperare un po di frutta per il viaggio. Al ritorno facciamo tappa in un negozio di perle, che sono, almeno come ci dicono, un prodotto locale delle isole Kei. Maggie ne trova due, una bianca ed una nera ad un prezzo tanto basso che ci rimane un dubbio sulla loro genuinità. Alle sei il Muhezzin della “troppo” vicina Moschea ci segnala acusticamente che siamo in un quartiere a forte presenza mussulmana. Sulla fine della serata riceviamo poi la visita a ripetizione di varie persone del posto che vogliono conversare con noi. In particolare arriva Saiban che parla ottimamente l'inglese come anche un po il francese. Ci dice di essere stato per tre anni come cameriere su delle navi da crociera francesi e di essere stato un po dappertutto, a Marsiglia, Rio, Amburgo, Leningrado, Hammerfest ecc. ecc. Con lui faremo una lunga conversazione, sulla Svizzera, sull'Indonesia, sull'Islam e sui suoi e i nostri viaggi. E' sempre gioviale, sorridente e si presta sempre alle battute e rispettive controbattute. Infine verso le 10.45 prendiamo i bagagli, salutiamo tutti, e procediamo per il posto. Attraversiamo il solito caotico affollamento di gente per l'imbarco sulla grande nave Pelni “ K. M. Nggapul - Giakarta” a destinazione Bandaneira. Siamo alloggiati in una cabina a 2 letti al sesto deck e abbiamo addirittura una doccia calda a disposizione. Riceviamo un posto diverso di quello assegnato sul biglietto, ma da quanto vediamo, anche perché varie cabine sono vuote, è sicuramente un cambiamento per il meglio. A mia sorpresa riesco, almeno finché siamo nel porto a connettermi a Internet. Alla una di notte la nave dopo diverse strombazzate, parte puntuale verso la nuova destinazione. Il mare è abbastanza mosso, ma la nave è tanto grande che fa solo dei minimi ondeggiamenti. Mezzora dopo la partenza mi metto anch'io a dormire in questi letti navali.


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