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mercoledì 21 marzo 2018

21.03.2018: da Kupa Kupa Beach a Jailolo

Ona al centro e le nipoti ai lati
Oggi, dopo una settimana, lasciamo un po a malincuore questo bel posto per ritornare verso Ternate ed apprestarci a iniziare il viaggio di ritorno a casa.
Dopo la solita abbondante ed eccellente colazione, stamattina addirittura con avocado, ho fatto ancora l'ultimo bagno nel mare prima di preparare i bagagli ed apprestarci a lasciare questo accogliente posto e dopo essere stati troppo ben viziati dalla straordinaria ospitalità di Ona e la sua equipe di cucina.Per info sul Cottage, vedi: http://indonesia-guide4u.blogspot.ch/


Fatto accuratamente i bagagli ed eliminando quanto non più necessario. Lasciato ad Ona i medicamenti non usati da dare alla figlia che lavora in un centro medico gestito dalla WHO, l'organizzazione mondiale della sanità. Il Malarone contro la malaria, l'Immodium contro la diarrea, l'Aspirina,  e gli altri medicamenti possono sicuramente essere più utili qui che portati a casa. Poi segue la solita cerimonia di congedo con foto e contro-foto .. seguita da abbracci e saluti prima della partenza. Con noi viaggiano anche le due nipoti di Ona, Dewi e
Ike. Partiamo verso le 11 per percorrere in cinque ore di auto, in parte nella giungla più tropicale che si può, fino a Jailolo sulla costa opposta di Halmahera. Da qui potremo domani raggiungere in meno di un'ora di barca l'isola di Ternate.
Sul percorso ci concediamo due pause, una per il caffè, ed una per gustare gli ananas dalla sorella di Ona che vive ad una ventina di km da Jailolo. Dedichiamo inoltre una breve visita a Malifut per vedere, il relitto di una nave da guerra giapponese affondata qui durante la seconda guerra mondiale e rimasta sul
posto finora come attrazione turistica.
Pausa ananas
Arriviamo a Jailolo alle 17 e per prima cosa andiamo a visitare al villaggio con una serie di nuovi bungalow in legno su palafitte. Al primo momento ci illudiamo di poter alloggiare qui, ma poi scopriamo che sono esclusivamente per i membri del governo! Dopo aver fatto molte foto dell'incantevole posto partiamo per una lunga ricerca di un alloggio. Purtroppo quello previsto, datoci telefonicamente per disponibile, al nostro arrivo è purtroppo “full booked”. Alla fine ci dobbiamo accontentare di
un penginapan (semplice pensione per locali). Non è un gran che, ma è pulita ed ha il vantaggio di essere vicino al porto da dove ci imbarcheremo domani. Segue poi la laboriosa ricerca di un ristorante adeguato ai nostri gusti. Con l'aiuto di una addetta dell'ufficio turistico finiamo in un “Coto Makassar”, ristorantino tipico di Sulawesi che una minestra con carne di manzo, riso al cocco e uova bollite. Niente di eccelso, ma viste le circostanze ci accontentiamo e ci concediamo delle buone banane come dessert. 
L
Andati poi presto a dormire dato che, a parte la colorita Moschea, non vi è niente di particolare da vedere, e domani vorremmo partire presto per andare a Ternate, dove passeremo l'ultimo giorno indonesiano del viaggio.

La colorita Moschea di Jailolo



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