Passato tre fantastici giorni con questi straordinari animali
La
mattina già alle quattro mi sveglio dai noiosi lamenti del Muhezzin
della vicina Moschea, ma poi riesco ancora a dormire fino alle sei.
La colazione anche stamattina è molto modesta con solo caffè, due
toast e un'omelette. Ci rifaremo poi sull'imbarcazione durante il
tour di tre giorni! Passiamo quindi ai preparativi per partire domani presto per il primo giorno del tour del Parco Nazionale per incontrare gli
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Entrata del parco |
Orangutan (Pongo pygmaeus) e
gli altri animali della foresta tropicale del Kalimantan.
Traslochiamo con tutti i nostri bagagli sul Klotok di nome Satria
Express, l'imbarcazione in legno tipica di queste parti che può
ospitare, quelli più grandi fino a una ventina di passeggeri. Ve ne
sono anche di quelli di lusso con aria condizionata e tutte le
comodità immaginabili. La nostra è molto semplice, standard come la
chiamano, e può ospitare fino a quattro passeggeri. In due staremo
quindi molto comodi. A nostra sorpresa, è molto
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Klotok fra le palme nipah |
meglio equipaggiata
e organizzata di quanto avevamo immaginato. Fa subito spicco il
grande letto sistemato a prua, senza nessuna parete attorno. Assieme
a noi abbiamo addirittura quattro persone, che sono Rasdy il cui vero
nome in lingua Dayak è Tengkuranda), la nostra guida ufficiale del
parco, Hendra il suo assistente, il capitano e navigatore Inul e la
cuoca Diah. Saranno praticamente a nostra disposizione per i tre
giorni nel Parco nazionale. La partenza dal porto situato davanti
all'hotel è alle 10 precise. Intanto noi sistemiamo al meglio i
nostri bagagli e seguiamo le prime
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Arrivo al Rimba Lodge |
istruzioni di Rasdy sul tour e su
quanto possiamo e non possiamo fare!
Prima
navighiamo un paio di km sul Sungai Kumai, molto largo e movimentato
per le onde causate dal vento proveniente dal mare. Poi deviamo su un
ramo laterale, sul Sungai Sekonyer il fiume che delimita il Parco
dalla “zona privata”. Un cartello e una goffa enorme figura di
Orangutan ci indicano l'entrata nel Parco nazionale. Qui fiume è più
stretto e l'acqua è calma e più oscura. Navighiamo praticamente fra
due pareti laterali di palme e altre piante d'acqua. La palma
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Primo pranzo a bordo |
più
presente qui è la Palma Nipah che qui viene usata per moltissime
cose, in particolare per la costruzione dei tetti e coperture varie.
Dopo neanche 5 – 6km di navigazione avvistiamo all'improvviso ed
inaspettatamente il primo Orangutan in libertà, peccato solo che ci
giri la schiena e poi si dilegui nella foresta. Salendo il fiume
passiamo dal villaggio di Senkonyer, del quale vediamo solo alcune
case e il pontile per le barche. Il nostro primo approdo è al Rimba
Lodge dove facciamo il check inn e depositiamo i bagagli per poi
ritornare di un paio di km al Camp 1 o Tanjung Tarapan da dove dopo
un camminata di circa 20 minuti raggiungiamo la stazione di
alimentazione degli Orangutan.
Arriviamo leggermente in ritardo ma
vediamo almeno una decina di questi maestosi animale, alcune mamme
con i piccoli, ad accaparrarsi le banane ed ad ingoiarne il più
possibile. I più timidi salgono sulla piattaforma, prendono più
banane che possono, e poi ritornano nella foresta arrampicandosi e
saltando con un'agilità incredibile fra i rami degli albero. Tutto
procede per il meglio fino a quando si sentono le prime gocce e poi
cade un'intensa pioggia. Ci ripariamo sotto il nostro ombrellino, ma
poi vediamo che non
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Piovuta tropicale |
serve un gran che; in un attimo siamo bagnati
fradici e ci divertiamo a vedere gli Orangutan anche loro a cercare
di ripararsi dalla pioggia mettendo de mani sopra la testa. Ma poi
vedendo che la pioggia non sembra voler terminare tanto presto ci
lanciamo sulla via del ritorno fra grandi pozze d'acqua e acquazzoni
a ripetizione. Ad un certo punto mentre tengo l'ombrello e cerco di
riparare lo zaino dalla pioggia batto la testa contro il ramo di un
albero. Subito penso che non sia niente, ma poi quando metto la mano
sulla fronte mi accorgo che sanguino. Per fortuna la ferita è sopra
la fronte
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Scimmie nasiche |
fra i capelli e non lascerà cicatrici visibili. Arrivati
all'imbarcazione quando vedono il sangue scendere dalla fronte si
mettono subito in allarme credendo che sia grave. Ma li tranquillizzo
lavando bene la ferita, asciugandola e disinfettandola. Niente di
grave ma avrebbe anche potuto essere un “incidente maggiore”.
Passata questa prima avventura
ci dirigiamo verso nord, oltre il Rimba Lodge, dove ci appostiamo
sulla riva del fiume per osservare le scimmie sugli alberi attorno.
Non dobbiamo attendere molto per avvistane, prima un gruppo, e poi
molti altri aggirarsi sugli alberi alla ricerca del miglio posto per
pernottare. Rusdy, la nostra guida, ci informa sulle particolarità
di queste grosse scimmie. Sono delle Proboshis Monkey, in italiano
“scimmie nasiche” per il loro grande e sproporzionato naso degli
esemplari adulti maschi. Vivono solo qui
nel Borneo e in
limitate parti di Sumatra. Vivono in gruppi, sono, vegetariane e si
spostano continuamente in cerca di cibo, abbisognando così di molto
spazio. Lo spettacolo dal nostro punto di osservazione è
eccezionale anche per la notevole quantità di esemplari che cercano
di sistemarsi sui posti migliori per passare la notte. Il più bello
è vedere i piccoli, qualcuno ancora un po impacciato, che si
esercitano giocando a saltare da ramo in ramo. Per la gran gioi di
Rusdy e gli altri accompagnatori vediamo poi volare sopra di noi tre
enormi
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Al Rimba Lodge |
uccelli. Il primo pensiero è che sono della aquile, ma poi
Rusdy ci dice che sono degli Hornbill, uccelli del grande becco con
una grossa protuberanza sulla testa. La gioia dei nostri
accompagnatori è per il fatto che è l'uccello simbolo del
Kalimantan e ci dicono che porta fortuna avvistarli ... e noi ne
abbiamo avvistati addirittura tre assieme! Io spero che mi porti più
fortuna di oggi con la piovuta che mi ha portato a ferirmi la
testa!!!
Dopo
queste due indimenticabili esperienze, e dopo aver fatto una buona
cena sul Klotok ci dirigiamo al nostro alloggio alla Rimba Lodge. La
pioggia, dopo il rientro, continuerà per tutta la notte, mentre noi
cerchiamo di lavare ed asciugare il più possibile dei vestiti che
avevamo. Operazione non proprio evidente con l'umidità al 100%.
Unicamente le scarpe necessiteranno di un giorno di sole per
asciugare. La notte al Rimba Lodge, immerso nella foresta è meno
entusiasmante del previsto. Nessuna visita di scimmie o altri
animali, solo qualche cicala o altro insetto canoro che ci
sveglieranno di primo mattino.
Secondo
giorno
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Rusdy, la nostra guida |
Già
di primo mattino abbiamo la prima sorpresa; la sveglia del mio
cellulare suona un'ora troppo presto!! Sono sorpreso e ancora un po'
confuso, non riuscendo a capirne il motivo. Rusdy ci spiega il
motivo: qui nel Kalimantan centrale l'ora ufficiale è un'ora
indietro rispetto al resto del paese, ma la rete mobile non ne tiene
conto. Quindi bisogna impostare l'ora manualmente!! Quando lo dico a
Rusdy si mette a ridere e mi dice che capita ad ogni turista il primo
giorno da queste parti. La colazione al Rimba Lodge, malgrado il
costo è un po' modesta, non paragonabile a quelle che avremo sul
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Coccodrillo baby |
Klotok i giorni seguenti. Qui facciamo conoscenza con un gruppo di
dieci Polsky, come li chiamerò in seguito, ogni volta che li
incontriamo. Poi verso le sette si parte con il nostro Klotok per
risalire il fiume fino al Camp 2, o Pandog Tangui, dove visiteremo la
“piattaforma di alimentazione” degli Orangutan alle 9, dopo una
leggera camminata nella foresta, in gran parte su passerelle in
legno. Arriviamo in anticipo e possiamo vedere come vengono portate e
scaricate le banane e come arrivano i primi Urang Utang. L'inizio
dell'attacco alle banane è molto umoristico; i primi tre
Orangutan
arrivano, ci girano la schiena, raccolgono più banane che possono e
spariscono nella foresta! Solo dopo una decina di minuti arrivano
varie mamme con piccoli che si fermano sulla piattaforma e mangiano
più banane che possono. Alcuni spingono le banane con forza in bocca
per quasi ingoiarsi. Passeremo più di un'ora a vedere, fotografare e
filmare stupende scene con questi così simpatici animali. Unico
inconveniente è che qui brulica di fastidiose zanzare, che cercano
di attaccarci incuranti del nostro repellente!
Vedi il video con gli Orangutan
Rientrati sul Klotok
continuiamo la navigazione verso il
Camp 3, o Camp Leakei con il
centro visite e il terzo posto d'alimentazione degli Orangutan. Il
centro visite è un po' decaduto e con poca illuminazione, un “make
up” generale non farebbe male. Trovato interessante i vari pannelli
che spiega la problematica della perdita di foreste per dare a posto
alle piantagioni di Palma da olio, vera piaga per l'ambiente e per la
sopravvivenza degli Orangutan, anche quelli umani si intende! L'Indonesia
in 20 anni ha perso il 75% delle foreste tropicali … ma non è
ancora finita … i restanti 25% sono seriamente
minacciati!! Qui
nel Camp Leakie gli Orangutan girano incuranti fra i turisti. Uno dei
quali gira fra il personale del centro visite e si mette in mostra a
pochi metri da noi, incamminandosi poi verso la foresta. Sono gli
esemplari più anziani che sono diventati praticamente come
addomesticati. Uno dei motivi per cui gli Orangutan sono minacciati,
oltre ai problemi di spazio ambientale, e che hanno un periodo di
riproduzione molto lungo. La mamma può generare un piccolo solo
all''età di 15 -16 anni e i seguiti solo dopo 7–8 anni,
dovendo
allattare il piccolo per ben 6-7anni. L'altra informazione
interessante, almeno per me, è che i Gibboni, di cui ne vedremo solo
uno di sfuggita, sono fra i primati gli unici monogami.
Dal
Camp Leakey riprendiamo poi la navigazione di rientro fermandoci per
fare un'escursione notturna al Pandok Ambung. Non sarà un gran che,
confronto a quanto vissuto finora, ma riusciamo ad avvistare un paio
di tarantole e dei funghi luminescenti.
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Cena alla luce di candela sul Klotok |
Poi assaporeremo la solita abbondante e ottima cena, stasera alla luce delle candele, preparata dalla nostra provetta cuoca
Diah. Dormiremo poi nel comodo “letto tropicale”, con la sicurezza della rete
antizanzare sul nostro Klotok, ancorati al bordo del fiume nella zona
del pontile del Pandok Ambung
Terzo
giorno
Sveglia
alle 5 con tre “scimmie nasiche” che si sono appostate proprio
sopra la nostra imbarcazione ed ogni tanto fanno cadere rami e frutti
sul tetto del nostro Klotok. Penso che sia il rumore della pioggia,
ma poi guardando in alto vedo almeno tre scimmie che tranquillamente
fanno colazione sopra di noi. Dopo la nostra colazione, e sistemato
tutto a dovere sul Klotok, partiamo per il centro di riforestazione
di Pasalat a circa un'ora di navigazione in direzione della corrente,
Qui malgrado l'acqua sembra oscura in realtà è molto pulita e sono
bellissime da
vedere le alghe verdi che si sviluppano sulle foglie
che toccano l'acqua. In certi punti con la luce del sole si riescono
a vedere gli intrecci di radici sul fondo del fiume. Un contrasto di
colori sono veramente belli da fotografare. Dal pontile di Pasalat
facciamo la solita camminata di circa 30 minuti per raggiungere il
centro di riforestazione dove ci accoglie il solerte e gentilissimo
anziano Ranger per darci le istruzioni su quando faremo. Innanzitutto
scegliamo una pianticella ciascuno, scriviamo su un cartellino la
data, il nome, il tipo di pianta e la
nostra provenienza per poi
andare un paio di centinaia di metri, fra le felci, a piantarle con
l'aiuto del Ranger. La mia pianta è una Nyatuh mentre quella di
Maggie è una Bedaru. Chissà se ci capiterà ancora l'occasione per
vedere la crescita delle nostre novelle piante? Tramite l'aiuto della
nostra guida Rusdy riusciamo a colloquiare molto bene con il ranger
che ci spiega molte cose interessanti sulle varie piante e la
situazione all'interno del parco nazionale.
Rientrati
sull'imbarcazione riprendiamo la navigazione a ritroso fino al Sungai
Kumai, con la sua acqua color marrone caffelatte. Alle 16
raggiungiamo il punto di partenza davanti all'hotel Mejid. Qui ci
congediamo dai nostri solerti e estremamente disponibili
accompagnatori per poi continuare il nostro viaggio con l'auto del
Patron dell'Agenzia fino alla vicina città di Pangkalanbuun dove
andremo ad alloggiare al confortevole Hotel Arsela nel bel centro
della città. Purtroppo il bel parco esterno dell'hotel è infestato
dalle zanzare, per cui per la cena dovremo rifugiarci all'interno.
Anche qui il personale è molto gentile e disponibile per aiutarci ad
organizza lo spostamento di domani fino a Sampit.
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L'ultimo Orang |
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