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lunedì 25 dicembre 2017

25-26.12.2017 a Singapore

Chi è il più Babbo Natale?
All'albergo ci assaporiamo l'abbondante e ottima colazione natalizia. Poi appena usciti cerchiamo di avere la risposta al quesito di ieri sera, ovvero: ma dove sono le donne indiane a Little India? Girando per quartiere ci rendiamo conto che alla mattina la situazione si è praticamente invertita rispetto alla sera. Ora fra le strade, i negozi e i ristoranti non vediamo praticamente quasi più gli uomini, ma tante donne a pulire, a preparare il cibo, ad aprire i negozi ecc. ecc. Inoltre tante donne di più elevata categoria, in pratica le turiste di altri paesi asiatici, riempiono i negozi di gioielleria, oro e pietre quasi (ma sovente ben poco) preziose alla ricerca di lussuosi acquisti. L'offerta qui è molto elevata … anche se la qualità, vista l'enorme quantità, non può essere gran che. 



Noi dopo aver fatto un giro di ricognizione mattutino di Little India andiamo poi decisi per visitare il “Singapore Botanical Garden”, con l'Orchid Garden, o giardino delle orchidee. Per arrivarci facciamo solo un paio di fermate di metrò e scendiamo proprio all'entrata dell'imponente parco botanico cittadino. Seguendo il percorso e le nostra predilezione per le spezie visitiamo subito vicino all'entrata l “Erb and Spice Garden”. Qui, oltre alle già conosciute erbe e piante speziate ci imbattiamo nelle piante di Cannella (Cinamoon) e Chiodi di Garofano (Glove) indicate con la loro provenienza dalle Molucche, la destinazione del nostro attuale viaggio. Poi seguendo il percorso ci imbattiamo nel grande settore dedicato allo Zenzero (Ginger) e a tutta la famiglia delle Zingiberacee. A questa famiglia appartengono anche la curcuma ed il cardamomo. Ma non solo, come
apprenderemo qui, anche la pianta delle banane ne fa parte. Le Zingiberacee sono presenti nelle zone tropicali temperate di tutti i continenti,esclusa evidentemente l'Europa! Non è infatti ancora stata stabilita con esattezza la loro origine. Come “piatto principale” del giorno visitiamo poi il favoloso Orchid Garden, o giardino delle orchidee con le una enormità di varie specie, dimensioni e colori. Un favola per per la vista … e per la macchina fotografica! Sono però anche molti gli addetti giardinieri e botanici all'opera per mantenere in questo stato un parco del genere. A uno di loro, un indiano del sud, gli dico che ha il miglior lavoro del mondo … lui mi replica alzando per conferma il pollice verso l'alto. In tutto abbiamo percorso all'interno del parco una quindicina di km, per cui all'imbrunire ne usciamo alquanto stanchi. Intanto, sarà per la temperatura, per l'umidità o per
la vecchiaia la mia macchina fotografica comincia a fare le bizze e segnalarmi: “objective error” e rifiutandosi di spegnersi. Rimedio togliendo le batterie, ma non sempre però si riavvia correttamente. Prima dell'uscita Maggie ha un incontro ravvicinato con un insetto, forse un'ape, che la punge su una guancia. Un arrossamento della pelle ed un po di dolore, ma dopo mezzora passa senza conseguenze. Terminiamo poi l'intensa giornata con un eccellente cena in un ristorante di Little India che sull'insegna ci annuncia .di avere … food, drink and Nirvana... cosa vogliamo di più!
Fiore di zenzero





















Il secondo giorno: partiamo dopo la vista rigorosamente a piedi dell'isola di Sentosa, in pratica un'isola quasi tutta artificiale, posizionata davanti all'isola principale di Singapore. Qui visitiamo le varie attrazioni turistiche come il porto, la cascata con il Leone di Singapore, il Merlion (il bizzarro animale simbolo di Singapore, ovvero un leone con il corpo di pesce), per poi finire alla spiaggia di Palawan con una fine sabbia bianca portata qui da chissà dove, probabilmente da qualche isola indonesiana?
Facciamo poi il ritorno con il Monorail e visitare, prima della
China Town poi del lungofiume del Singapore River con cena anticipata in un caratteristico ristorante con terrazza sul lungofiume. Un bel ambiente tranquillo, lontano dal rumore del traffico e molo accogliente. Solo il prezzo è molto più alto di quanto abituati in Malesia. Qui per bere e mangiare si paga quasi come da noi, almeno quattro volte in più che in Malesia. Comunque si può anche optare per la grande offerta di “cibo di strada” che è generalmente di buona qualità ... anche igienicamente! Qui fa un po specie ascoltare la gente a parlare un inglese che chiamano Singlish, un bizzarro mix fra inglese e cinese. Dopo aver fatto ancora un giretto a piedi fra i grattaceli del centro e visitare l'altro Merlion che sputa acqua a getto continuo nel fiume prendiamo il metrò per rientrare verso l'hotel. Visto che anche oggi l'apparecchio fotografico continua fa le bizze, appena
rientrati a Little India passiamo in un Mall di articoli elettronici a comperare una nuova macchina fotografica. Una Canon SX720-40x, il modello più recente di quello che ho usato finora. Dovuto contrattare a lungo con il venditore per avere un prezzo non troppo “turistici”. Ci favorisce un po il fatto che domani all'aeroporto possiamo farci rimborsare l'IVA del 7%. Dopo una cena light a base di succo di avocado e snacks in ristorante cinese, rientriamo per l'ultima notte a Singapore. Una città che sicuramente è uno dei migliori esempi di multiculturalità, buona qualità di vita e affari … affari + affari!
Lo notiamo anche vedendo la presenza imponente di varie note banche Svizzere, anche la EFG, la nostra ex BSI.


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