Buon viaggio da parte di Yuli |
Poi si parte per la giornata transfrontaliera, prima per i circa 60km, 2 ore circa di auto, fino al confine su una strada pianeggiante e in parte fra la foresta tropicale. Al confine troviamo sul lato indonesiano molti negozi e semplici stand dove vendono i prodotti per i papuani dell'altra parte del confine. Lo stesso caotico traffico di frontiera come dappertutto in simili posizioni. Noi ne approfittiamo per cambiare un po di Rupie indonesiane in Kina di PNG (Papua New Guinea). Il cambio è di 4'000 Rupie per un Kina. Poi passiamo senza
problemi, anzi con funzionari molto gentili e pronti ad aiutare, l'ufficio della migrazione indonesiana. Poi dopo un camminata di circa 100 metri raggiungiamo il molto più modesto ufficio dell'immigrazione di PNG. Qui compiliamo il solito formulari per passare oltre e ricevere il timbro d'entrata per tre mesi. Anche qui tutti gentili sorridenti e disponibili … anche addirittura a farsi fotografare con noi! Quello che salta all'occhio in questo posto di frontiera è la megalomania delle costruzioni e monumenti indonesiani rispetto a quelli di PNG … sembra
Posto frontiera indonesiano |
pò sconcertato dalla domanda, lui mi mi dirà in seguito di essere un pastore luterano, di abitare a Wewak, una città a sud di Vanimo, ed essere venuto qui per affari missionari. Vedendo l'inconciliabilità del tema missionari cambio discorso chiedendo info su cosa visitare a Vanimo. Il viaggio in bus non è confortevole, ma fotogenico. In molti punti si attraversano dei fiumi senza ponti e il mare a pochi metri dalla strada. Strada stretta, ma asfaltata e, a parte gli attraversamenti dei fiumi, è in buone condizioni. Molto migliori delle descrizioni di altri
Posto frontiera PNG |
alternativa budget è una camera presso una delle missioni dei dintorni, ma si ha solo un letto da dormire e niente più. Per non perdere tempo e per approfittare del bel tempo partiamo subito dopo aver fatto un buon pranzo al ristorante dell'hotel per fare un giro in spiaggia. La città è in parte ubicata su un'isola rotonda collegata alla terra ferma. Iniziamo quindi la camminata con l'intenzione di fare il giro attorno seguendo l più possibile la candida spiaggia di sabbia bianca Ci imbattiamo in gruppi di allievi di scuole intente, con i loro insegnati, a bruciare fogliame
secco e rifiuti raccolti in spiaggia creando una puzza ed un fumo terribile. Sulla spiaggia e nel mare vediamo, molte lattine e le bottiglie di birra e altre bevande abbandonate. sulla spiaggi. L'acqua è cristallina e la spiaggia è candidamente bianca, ma i rifiuti sono purtroppo uno sconcio! Su degli enormi alberi vediamo poi delle colonie di grossi pipistrelli, probabilmente topi/cani volanti (flying dogs?)
Anche
qui i bambini, ma non solo, fanno la gara a farsi fotografare assieme
a noi. Poi quando abbiamo già percorso
circa tre quarti del giro dell'isola incontriamo un locale che ci dice di essere insegnante di scuola primaria, e, che dopo aver inteso i nostri intendimenti, e ci sconsiglia di continuare a fare il giro dell'isola. Perché si sta facendo sera e stiamo per entrare nella zona più abitata del paese dove come ci dice, la gente beve alcol e può diventare anche aggressiva. Facciamo quindi ritorno passando fra le pittoresche abitazioni dei tranquilli pescatori a pochi metri dal mare.
circa tre quarti del giro dell'isola incontriamo un locale che ci dice di essere insegnante di scuola primaria, e, che dopo aver inteso i nostri intendimenti, e ci sconsiglia di continuare a fare il giro dell'isola. Perché si sta facendo sera e stiamo per entrare nella zona più abitata del paese dove come ci dice, la gente beve alcol e può diventare anche aggressiva. Facciamo quindi ritorno passando fra le pittoresche abitazioni dei tranquilli pescatori a pochi metri dal mare.
La sera, mentre stiamo cenando al ristorante dell'hotel,
con
nostra sorpresa, re-incontriamo il Console Generale che avevamo conosciuto al consolato di PNG a Jayapura, quando eravamo andati li per avere il visto. Si trova qui in visita di parenti con tutta la sua famiglia. Siamo quasi un po vergognati di non averlo riconosciuto subito, per fortuna lui quando ci ha visti ha insistito a dirci che ci aveva visto a Jayapura fino a farsi riconoscere. In compenso gli promettiamo di ritornare in futuro a visitare meglio il suo paese!
nostra sorpresa, re-incontriamo il Console Generale che avevamo conosciuto al consolato di PNG a Jayapura, quando eravamo andati li per avere il visto. Si trova qui in visita di parenti con tutta la sua famiglia. Siamo quasi un po vergognati di non averlo riconosciuto subito, per fortuna lui quando ci ha visti ha insistito a dirci che ci aveva visto a Jayapura fino a farsi riconoscere. In compenso gli promettiamo di ritornare in futuro a visitare meglio il suo paese!
Assemblea di pipistrelli? |
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